Fotografia terapeutica: come le immagini possono supportare il percorso riabilitativo.
La fotografia non è solo arte o documentazione: può diventare uno strumento terapeutico potente, in grado di stimolare ricordi, emozioni e autonomie funzionali. In ambito riabilitativo, le immagini possono trasformarsi in veri e propri alleati del benessere, sia fisico che psicologico.
Cos’è la fotografia terapeutica?
La fototerapia o fotografia terapeutica è l’uso delle immagini (scattate, osservate o commentate) con finalità di supporto emotivo, cognitivo e relazionale. Non è necessario essere fotografi professionisti: anche uno smartphone e l’intenzione giusta possono aprire spazi di consapevolezza e riattivazione.
Perché è utile in riabilitazione?
1. Stimola la memoria e l’attenzione
Guardare fotografie o scattarne attiva aree cerebrali legate alla memoria episodica e alla concentrazione.
🟢 Esempio: mostrare immagini di oggetti quotidiani o luoghi familiari a un paziente con Alzheimer può facilitare il recupero di ricordi e connessioni affettive.
2. Favorisce l’espressione emotiva
Scattare una foto è un atto narrativo. Attraverso l’immagine, il paziente può comunicare sensazioni difficili da esprimere a parole.
🟢 Utile in riabilitazione psichiatrica, disturbi dell’umore o post-trauma.
3. Allena la motricità fine e la coordinazione occhio-mano
Tenere una fotocamera, scegliere un’inquadratura, premere il pulsante: sono tutti gesti occupazionali significativi, utili nella terapia motoria.
4. Rafforza l’identità e l’autoefficacia
Scegliere cosa fotografare dà potere, rafforza il senso di controllo e l’autostima.
🟢 Esempio: in pazienti con disabilità acquisita, scattare immagini può restituire un senso di “voce” e protagonismo.
Come integrare la fotografia nella riabilitazione
✔️ Attività pratiche
“Scatta 3 momenti felici della tua giornata” – per il diario visivo
“Caccia fotografica in casa o in giardino” – per l’orientamento e il movimento
“Fotografa un oggetto e racconta cosa significa per te” – stimolo cognitivo-emotivo
✔️ Strumenti utili
Fotocamere semplici o smartphone
Album digitali o cartacei
App di editing intuitivo per valorizzare la creatività
Quando e con chi usarla
La fotografia terapeutica è adatta a:
- Adulti in riabilitazione fisica o neurologica
- Anziani con decadimento cognitivo
- Persone con disabilità intellettiva o relazionale
- Pazienti in percorsi di salute mentale
📌 Importante: l’uso della fotografia non sostituisce una terapia clinica, ma può potenziarla se guidato da professionisti formati.
Conclusione
Integrare la fotografia nel lavoro riabilitativo significa andare oltre la funzione: aiuta a dare senso, emozione e dignità al percorso di cura. Ogni immagine diventa un ponte tra il dentro e il fuori, tra il paziente e il mondo.
DocRehabilita
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