Stanza Multisensoriale con Approccio Snoezelen

Il termine Snoezelen è di origine olandese e significa sia “esplorare” che “rilassare”.
È dunque un approccio mirato alla ricerca di un contatto con il mondo interno della persona attraverso la stimolazione dei sensi, atto a migliorare il benessere.

Questo approccio è utilizzato da tempo con persone che presentano disabilità funzionali, disturbi dell’età evolutiva, disturbi da stress post-traumatico, dolore cronico e acuto, esiti di ictus, trauma cranico, problemi psichiatrici, ansia, disturbi dell’umore e disabilità cognitive.

Le sue potenzialità
La camera multisensoriale alla quale sarà applicato l’approccio Snoezelen, permetterà all’anziano nei giusti tempi di esplorare, confrontarsi con varie esperienze, evitando situazioni caotiche, riappropriandosi in qualche modo, spesso inconsapevole, delle proprie funzioni sensoriali.
È oggi diventata sinonimo di “Stimolazione Multisensoriale Controllata” utilizzata per persone con gravi disabilità intellettive che vengono esposte ad un ambiente “calmante” e “stimolante”.

La Camera Multisensoriale
La Snoezelen Room è una camera accogliente, composta di luci, colori, aromi, suoni, oggetti e immagini, all’interno della quale la persona viene accompagnata dal Terapista che la guiderà all’utilizzo dell’ambiente. Uno spazio pieno di stimoli e di scelte per la persona.
In generale la Snoezelen Room viene utilizzata come “zona neutra” adatta ad ogni età e ad ogni condizione psico-fisica, in cui possono stabilirsi relazioni positive, ottenendo miglioramenti nell’area della motivazione, della concentrazione e coordinazione. Utilizzata inoltre la comunicazione non verbale, per indurre uno stato di rilassamento attraverso stimoli multisensoriali.
                                  
Principi sui quali si basa l’approccio
  •       Stimolazione visiva, uditiva, tattile e olfattiva;
  •     Le necessità del paziente vengono messe in primo piano, incoraggiando a sperimentare gli stimoli che hanno a disposizione;
  •     Gli stimoli utilizzati non sono obbligatoriamente sequenziali o strutturati, ma possono essere sperimentati singolarmente, richiedendo poche abilità attenzionali e intellettuali nei pazienti con demenza.


Obbiettivi stimolazione multisensoriale
  •       Gestione dei disturbi comportamentali;
  •       Favorire il rilassamento;
  •       Favorire l’orientamento spazio-temporale;
  •       Aumento dell’autostima;
  •       Stimolazione sensoriale e propriocettiva esplorando l’ambiente;
  •       Favorire un contatto e la relazione interpersonale;
  •       Promuovere il benessere della persona;
  •       Promuovere umore e stati affettivi positivi;
  •       Facilitare la comunicazione e l’interazione.
Dott. Simone Fiscarelli T.O.

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