Training all'uso della carrozzina: Chi, se non il Terapista Occupazionale??
La carrozzina è un ausilio per la mobilità, che aumenta l’autonomia dell’individuo.
Perché occuparsi e preoccuparsi della carrozzina?
•Perché per molte persone è un ausilio fondamentale per potersi muovere.
•Perché per alcuni è faticoso camminare per lunghe distanze e a rischio cadute.
La scelta della carrozzina deve essere il più possibile personalizzata e deve essere adatta per evitare peggioramenti delle condizioni di salute.
Tipologie di carrozzine
•Tradizionale rigida o pieghevole “misure standard”
•Personalizzabile “adattabile, con schienale reclinabile”
•Monoguida ”per condurla con un solo arto. Es.emiplegia”
•Da verticalizzazione “fanno assumere la stazione eretta”
•Sportiva “concepite per sviluppare alta velocità”
•Elettrica “con joystick a mento, lingua e comando con nuca e fiato con cannuccia ”
Tre sistemi funzionali
•Telaio “scheletro della carrozzina”
•Sistema di postura “tutte le componenti per contenere l’utente”
•Sistema di guida “tutte le componenti per la locomozione della carrozzina”
La differenza tra le carrozzine standard e quelle personalizzabili è che le ultime hanno una molteplicità di misure e varietà nelle opzioni dei tre sistemi funzionali.
Scelta della carrozzina
•Postura “controllo del tronco”
•Locomozione “autospinta”
•Trasferimenti “modalità e sicurezza con cui sono eseguiti i trasferimenti”
•Trasporto “in termini di forza (es. caricare la carrozzina in macchina)”
•Età e andamento della patologia “per patologie che progrediscono nel tempo, con diminuzione del controllo del tronco o con aumento delle deformità, saranno più adeguate carrozzine il cui sistema di postura si possa adattare nel tempo. Per i soggetti in crescita le carrozzine con i sistemi di postura modulari sono le più indicate
•Stile di vita “cosa vuole fare la persona con la carrozzina?? A seconda dell’attività proporre una carrozzina che gli garantisca la massima mobilità”
•Ambiente d’utilizzo “sapere dove verrà utilizzata, sia per un discorso di accessibilità, sia per un discorso di affaticamento (es. terreni accidentati)”
•Estetica Scegliere una carrozzina è scegliere un automobile!
•Possibilità di ottenimento “non tutte le carrozzine sono fornite dall’ASL”
•Manutenzione “considerare la possibilità e la capacità di gestire la cura quotidiana di essa”
Addestramento
Anche il minimo addestramento, in cui si mostra il modo di frenare, spingere e far girare la carrozzina, come eseguire i trasferimenti, deve essere rivolto sia all’utente che al Caregiver.
L’addestramento dovrà essere graduale e eseguito con una dimostrazione pratica da parte dell’operatore.
Scopi dell’addestramento
•Migliorare il rinforzo della muscolatura degli arti superiori e del tronco
•Migliorare l’equilibrio del tronco
•Imparare ad usare la carrozzina
•Imparare a superare piccoli ostacoli, percorsi accidentati, salite e discese
•Superare la paura di cadere dalla carrozzina
•Imparare a cadere e rialzarsi
Postura
Il bacino deve essere centrato al sedile e ben appoggiato allo schienale, tutta la coscia deve essere appoggiata così come i piedi devono essere ben posizionati sui poggia-piedi.
Insegnare al pz cambi di postura per una modifica della distribuzione delle forze pressorie per prevenire le piaghe da decubito.
Contenere bene gli arti in caso di un controllo incompleto, in modo che non scivolino abbandonate lungo il corpo subendo lesioni finendo tra le ruote.
Sistema di postura
Misure
•Profondità del sedile
•Altezza del poggia-piede
•Larghezza del sedile
•Altezza dello schienale
Angoli
•Angolazione del sedile
•Angolazione dello schienale
•Angolo delle ginocchia
Spinta in piano
È la prima competenza da far apprendere!
•Fase di spinta: il momento in cui la mano spinge sul mancorrente
•Fase di richiamo: quando la mano torna indietro per prendere contatto col mancorrente in cui il gomito dovrebbe essere esteso per poter garantire una migliore fase di spinta in termini di lunghezza.
La spinte più ergonomiche sono quelle lunghe e poco frequenti!
Come usare la carrozzina
•Insegnare la dinamica coordinata di spinta su una ruota mentre si tiene ferma l’altra
•Fare la retro, fondamentale per entrare ed uscire da ambienti poco accessibili
•Come avvicinarsi alle porte per aprirle
•Come accostare alle superfici sulle quali si faranno i trasferimenti
•Come raccogliere gli oggetti da terra
•Come e quanto si può sporgere prima di cadere o ribaltarsi
•Come frenare la carrozzina
Le pendenze in carrozzina
•Salita: vengono date indicazioni sul tipo di spinta e la posizione ottimale da tenere (flessione del tronco sulle gambe, spinte lunghe e su come usare la carrozzina in sicurezza per il rischio di ribaltamento, usando le rotelle anti ribalto.
•Discesa: può essere affrontata in due modi : su quattro ruote o in impennata sulle due ruote posteriori, insegnando al pz che prima di affrontare la rampa deve appoggiarsi bene indietro sul sedile della carrozzina e porre le mani avanti sui mancorrenti per frenare la velocità che la carrozzina prende.
L’impennata
È una manovra che autonomamente o con aiuto permette di superare una serie di situazioni che potrebbero mettere in crisi e ostacolare l’autonomia in carrozzina.
Si tratta di sollevare le rotelle anteriori con una spinta veloce in avanti unita all’estensione di capo e tronco.
Esempi: per superare i marciapiedi, dopo una breve rincorsa perpendicolare ad esso, si impenna, si lasciano cadere le ruote su di esso, poi con un inclinazione in avanti del tronco si spinge sulle ruote per farle salire.
Mentre la discesa dal marciapiede non si esegue mai dal davanti, perché le rotelle si bloccano ed è facile ribaltarsi o scivolare fuori dalla carrozzina, si scende in retro inclinando il tronco in avanti, accompagnando le ruote giù dal marciapiede.
Trasferimenti
Carrozzina-letto
Carrozzina-wc
Carrozzina-doccia
Carrozzina-vasca da bagno
Carrozzina-auto
Carrozzina-wc
Carrozzina-doccia
Carrozzina-vasca da bagno
Carrozzina-auto
Caduta dalla carrozzina
Allenare il paziente a cadere dalla carrozzina e a rialzarsi da terra.
La tecnica più usata è quella della caduta all’indietro, arrivando ad appoggiarsi su di un braccio e imparando a risollevarsi puntando su di esso a terra e spingendo con l’altro sulla carrozzina.
Non riesce?
Il pz deve imparare ad uscire dalla carrozzina e riportarsi in posizione di risalita.
Accessibilità
•Sopralluoghi (abitazione, scuola e lavoro);
•Eliminazione di barriere architettoniche;
•Lavabo accessibile;
•Maniglioni ribaltabili e non;
•Alzawater;
•Sedile in vasca (comoda);
•Rubinetteria con doccetta affianco al water per evitare il trasferimento sul bidè.
È importante impedire gli incidenti prima che essi accadano. Anziché stare più attenti, pensare al modo per evitare i problemi anche se può capitare di fare un errore, e pensare già a un piano d’emergenza per cadute e ribaltamenti.
Dott. Simone Fiscarelli TO