Memory: Software

L’ Alzheimer e il Memory
Software realizzato dal Dott. Fiscarelli TO,  l’obiettivo di questo lavoro è stimolare la memoria a breve termine”MBT”, facendo si che il degrado della malattia venga rallentato attraverso la sua stimolazione.
La demenza di Alzheimer (AD), è una malattia neurodegenerativa i cui sintomi principali sono deficit a livello cognitivo e comportamentale. A mettere in evidenza la malattia nella maggior parte dei casi è il disturbo della memoria. Tale patologia influisce molto sulle attività di vita quotidiana.

Attraverso esami di neuroimagin è evidente che a livello anatomico questa patologia è caratterizzata dalla presenza di atrofia a causa della morte neuronale di diverse aree a livello cerebrale.
Tra queste aree vi è l’ ippocampo “sede della memoria”, il talamo “importante per la raccolta degli imputs sensoriali” e il sistema limbico “in cui vi è il controllo delle emozioni”.
Spesso l’ Alzheimer può essere presente in comorbidità, ovvero presentarsi contemporaneamente ad altre malattie come la depressione parlando così di pseudo demenza.
Per una buona diagnosi importante è fare una valutazione costante per almeno 6 mesi, con esami neurologici, esami strumentali (RMN), esami di laboratorio e somministrazione di schede di valutazione “MMSE” valutando l’ aspetto cognitivo.
Per il paziente Alzheimeriano può essere somministrata una terapia farmacologica che non bloccherà il degrado della malattia perché essa è degenerativa, ma verrano utilizzati dei farmaci per cure paliative come ad esempio neurolettici per i disturbi comportamentali.
Importanti saranno anche i trattamenti multidisciplinari attraverso la terapia delle 3R, in cui si lavora sull’ orientamento (ROT), sulla rimotivazione, sui ricordi del passato (Reminescenza) e attraverso il MEMORY training.

MEMORY
E’ stata effettuata un prova per valutare la sua funzionalità. Importante è lavorare su tappe ben precise:
  • ·      Approccio relazionale;
  • ·      Spiegare l’ ausilio tecnologico “PC, MOUSE,”
  • ·      Utilizzare se possibile una scheda di valutazione “MMSE”, in modo da individuare il grado di deterioramento cognitivo e poter lavorare sulla memorizzazione delle immagini riportate nel software;
  • ·      Infine spiegare l’ importanza del Memory e mostrarlo al paziente.

Il terapista avrà un ruolo importante come descritto nelle modalità d’ uso del software, in quanto egli controllerà i vari errori commessi dal paziente, segnalandoli e permettendo il proseguimento del lavoro in modo sequenziale evitando che si vada incontro ad uno stato confusionale. La durata del software varierà in base al degrado cognitivo e quindi al grado della malattia.

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